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Ancora oggi la figura di Medea continua a far parlare di sé, sui palcoscenici di tutto il mondo e nella cronaca nera. Come la Gioconda, la sua immagine si è impressa in maniera indelebile nell'immaginario collettivo, innescando un processo irreversibile di imitazioni e interpretazioni. Ma chi è veramente Medea? Nell'illustrare le tappe fondamentali della fenomenologia di Medea dall'antichità ai nostri giorni, la monografia prova a ricostruire le ragioni segrete per cui questo mito si è radicato così profondamente nel tessuto culturale dell'Occidente. E lo fa da una prospettiva originale, che distingue il mito dalla rappresentazione tragica, scoprendo in essa un vulnus insopprimibile della mentalità e della morale: il nichilismo. Attraverso un'analisi comparata di testi scelti, il libro guiderà il lettore alla scoperta del perché e in quale misura Medea possa considerarsi la progenitrice di questa amorfa Weltanschauung che permea non solo il "tempo degli dèi fuggiti ma l'intera storia dell'uomo.